Milano – Santiago de Compostela in bici diciottesima tappa: Pamplona – Logroño

Diciottesima tappa del viaggio da Milano fino a Santiago de Compostela in bici. Da Pamplona a Logroño seguendo il cammino.

Mercoledì 14 agosto, Pamplona, ore 6.30, mi sveglio. Ho dormito molto bene. Anche se solo con una tendina, si sta più isolati in questo tipo di albergue stile cellette. 

Al solito comincia la possibile conta dei danni. Gambe tutto ok, pesanti ma ci siamo. Però, per la prima volta, ho male a un tendine zona inguine. Ci devo fare attenzione oggi. 

Ore 7:38, sono ancora nella mia cellula. Ho bisogno di riposare ancora un po’ prima di alzarmi. Ieri è stata un impresa, incredibile sicuramente a livello emotivo, ma fisicamente è stato provante in tutti i sensi. Nessuno mi corre dietro. 

Ore 8:48, ho fatto tutto di quel tutto quello di cui avevo bisogno. Mi sono preso il mio tempo e ora parto. Appena uscito mi rendo conto che il tempo è brutto, piove, pioviggina. Questa cosa è positiva da un lato sicuramente perché se non bagna troppo ti tiene fresco.

Appena alzato mi sono reso conto che ho una cenno di mal di gola, o forse non se ne era semplicemente mai andato e lo scollinamento in mezzo ai monti a 10 gradi deve avere in qualche modo influenzato il fatto che sia tornato. In albergue questa mattina ho parlato con dei ragazzi italiani, uno della Valpolicella paese vicino a dove sono nato io, e mi hanno fatto rendere conto solo oggi che domani è Ferragosto.

È assurdo, non me ne ero minimamente reso conto. Oggi la direzione è Logroño, oltre 90km all’arrivo e molto dislivello, veramente impegnativa. Sono da solo però questa mattina, ho tutto il tempo per poter fare il mio ritmo.

Ore 10:05 purtroppo mi rendo conto che ho la ruota storta e tocca il telaio. È una cosa che so da un po’ ormai, che però ho sempre ignorato. Adesso però non c’è niente da ignorare perché tocca in maniera consistente e questo è un grande, grandissimo, gravissimo problema.

Sono fermo ai piedi della punta del perdono, poco dopo fuori Pamplona, che cerco di sistemare tramite i raggi la ruota. Però, è una cosa che non ho mai fatto ed è alquanto complicata con le borse in mezzo alla strada. Ho la necessità impellente di trovare un negozio di bici prima possibile per farmi aiutare. C’è solo un problema domani è Ferragosto ed io oggi sulla strada non vedo negozi di bici aperti sul telefono.

Tengo duro sperando che non succeda niente ma ho i brividi solo a pensarci. 

Punto dove tutti i cammini si incontrano

Ore 11:15 arrivo Puente la Reina città molto significativa sul cammino, anche se piccola. Qui tutte le strade dei cammini si incontrano e diventano una sola. Qui si trova un ponte antico romano e una strada millenaria al centro del paese.

Ponte romano di Puente la Reina

Ora però nonostante sia arrivato in un punto sicuramente importante del mio viaggio la testa è tutta sulla gomma dietro. Nella via principale vedo un ciclista fermo al bar con quattro signore che chiacchiera. Lo guardo negli occhi, mi fermo e ci parlo. Ovviamente non mi aspetto che capisca l’inglese e il mio spagnolo è estremamente elementare quindi intervengono le signore e la cameriera che in poco tempo riescono a far capire al ciclista cosa chiedessi: un negozio di bici.

Lui tutto contento mi guarda e inizia a spiegarmi che non ce ne sono qua in zona è più vicino a 22km circa ad Estella. Dopo essermi fatto dare l’indirizzo esatto decido di iniziare e di tentarla. Chiude alle 13:30 sono 22km io sono stanchissimo però so quanto è importante sistemare la bici. Parte la corsa contro il tempo.

Il celeberrimo Caoldo

Dopo essermi fermato dopo il ponte per scattare una foto velocemente mi rendo conto che il signor anziano mi aveva seguito si affianca a me proponendosi di accompagnarmi lungo la strada per accertarsi che io arrivassi in tempo. Inizia così un altro magnifico incontro con Caoldo, in basco vuol dire Luis, chiacchierando sulle colline dietro Puente la Reina di autonomia, indipendenza, tradizioni, origini del linguaggio basco (tra parentesi il più antico d’Europa a sua detta) donne, whisky e vino. Ha 71 anni, io sono stanco ma questo non vuol dire niente, lui riesce comunque a tenere il mio passo su delle salite veramente pronunciate. Mi racconto tutta la sua vita credo di averne capito il 60% non di più, però è stato incredibile. Finite le salite, lo saluto e mi dirigo con estrema determinazione verso il meccanico. Speriamo che vada bene.

Ore 12:45, prosciugato arrivo al negozio. La ruota è dritta il meccanico ha raddrizzato i raggi. Però il fatto è che è comunque troppo spessa e larga ed è molto vicino al telaio quindi il rischio è che con una prossima botta tocchi di nuovo. Per non saper né leggere né scrivere, decido di cambiare la gomma mettendo un copertone più stretto. Metto anche un una camera d’aria antiforatura, consigliata dai biellesi, sperando che tenga. Una pelata mica da poco, purtroppo, ma non voglio rischiare.

Pausa pranzo

Ora mi fermo qui a Estella mangio un boccone perché sono devastato e poi con calma mi incamminò verso gli ultimi restanti 45km.

Ore 14:43 con estrema difficoltà stanchissimo dopo pranzo decido di ripartire Can’t Stop dei Red Hot Chili Peppers alle orecchie e avanti tutta in qualche modo, anche rotolando, arriverò allo Logroño.

Fonte del vino della Cantine di Irache

Ore 17:50 è da circa un’ora e mezza che ho finito qualsiasi tipo di sprint ed energia e circa 30 minuti che spingo la bici sulle ultime salite che servono per arrivare a Logroño. Sto riflettendo molto sui miei limiti, ieri probabilmente non mi sono neanche reso conto dell’acqua e il freddo che ho preso essendoci circa 10 gradi e di come stamattina avessi avuto ogni avvisaglia del fatto che mi stessi probabilmente ammalando.

Ma il tempo è tiranno e io ho una tabella di marcia da rispettare e quindi me ne sono fregato. Ora però il mio corpo mi chiede il conto. Come se non bastasse stamattina ne sono successe di ogni e anche oggi oltre 1200 metri di dislivello. È un sacrificio enorme, ora come ora penso solo a prendermi una pausa domani per riguardarmi. Vedremo cosa penserò domattina. Intanto cerchiamo di arrivare all’albergue.

Cattedrale di Logroño

Ore 18:55, arrivo in centro a Logrono. Oggi ho dato tutto, forse più di quello che avevo. 

Traccia GPS

Chilometri pedalati fino a questa tappa: 1441.

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