La prima tappa del mio viaggio è di 100km circa. Partenza Milano, arrivo Alessandria con tappa intermedia a Pavia.
27 luglio 2024, ore 10.13, Milano, Via Giulio Carcano.
Parto. Alle orecchie ho l’ultima puntata della Zanzara della stagione 2024. Sono euforico ma teso, una sensazione strana. A sciogliermi, dopo un’oretta, ci pensa Ruggero Dei Timidi con le sue uscite: “David sta andando…”
La partenza è stata più difficile di quello che mi aspettavo. I primi chilometri si sono fatti sentire subito. Nonostante fosse una strada che avevo già percorso un paio di volte, mi sono trovato spesso nello sterrato e questo mi ha rallentato.
Non ho ancora realizzato l’impresa che sto tentando. Più pedalo, più spero di prendere consapevolezza.
La prima sosta
Arrivo in centro a Pavia fiancheggiando il Naviglio e passo dalla via centrale fino ad arrivare al Ponte Coperto per poi oltrepassarlo. I primi 35km sono andati. Da qui, è tutto nuovo per me. Subito fuori Pavia ho incontrato il Po circondato da campi e, di nuovo, da strade sterrate.
Ore 13.28, pausa pranzo su una panchina di un parco giochi di Bastida Pancarana. Il menù offre due sandwich deliziosi portati da casa. Rifletto sul fatto che potersi fermare e avere del cibo pronto da mangiare è estremamente comodo.
Ore 14.54 riparto, carico e sazio. Alle orecchie ho i Blink 182. Gas.
Gli ultimi 35km sono devastanti, ho impostato, non so perché, Google Maps e sto allungano il tragitto di nuovo per strade lente e tortuose.
Preso dallo sconforto, imposto auto come mezzo al posto della bici, me ne frego voglio arrivare a destinazione il prima possibile. Mi sono reso conto che Google Maps considera anche le strade sterrate e che queste mi affaticano e mi rallentano. È un problema che devo affrontare per i prossimi giorni.
Alle 18.10 arrivo in centro ad Alessandria stanco e sudato.
Alloggio in un ex monastero in una camerata condivisa. È la prima volta nella mia vita che dormo con degli sconosciuti. Con me un simpaticissimo camionista rumeno di nome Marius che vuole offrirmi a tutti i costi della birra ed una trans brasiliana scocciata che litiga al telefono con l’amante, un tale Domenico. Altro che puntata della Zanzara, qui siamo praticamente in redazione con loro. Sono di sicuro queste le cose che più ricorderò in futuro, penso tra me e me.
Usciamo a bere qualcosa e Marius mi racconta la sua vita: ha un figlio autistico di 4 anni che ogni tanto porta sul camion con lui e nel tempo libero alleva piccioni. Ama gli italiani, odia gli italiani che odiano i piccioni.
La ragazza o il ragazzo che dir si voglia, invece, è senza un dente ed è qui per rifarselo oltre che per fare un altra operazione che non abbiamo approfondito.
Ora devo ricaricare le pile. Per sicurezza mi prenoto già l’hotel per domani, stanza singola, per essere riposato al meglio. Ho quindi chiaro meta e percorso: direzione mare, verso Celle Ligure. Circa 90km che conto di sbrigarmi la mattina presto. Spero di passare una notte tranquilla.