Quinta tappa del viaggio da Milano fino a Santiago de Compostela. Da Cagnes-sur-Mer a Cannes. Giornata di scarico.
Ore 8:15 mi sveglio, non avevo impostato la sveglia. Decido di riposarmi e di partire con calma. Faccio colazione e me ne sto a letto.
Partenza
Ore 11:00 dopo aver impacchettato tutto e sbrigato le cose più importanti decido di partire per altri 30-40 km andando avanti. Le gambe non mi fanno male. È assurdo ma ho ancora energia, avanti tutta.
La tappa di ieri mi è servita per cercare di capire di più di me stesso, soprattutto sui miei limiti fisici tra gambe e schiena. Sento che oggi potrei fare altri 100km. Il mio corpo arrivato verso lo 0% di energie con una notte di sonno al fresco e una buona colazione risponde bene, anzi benissimo. Quasi totalmente rigenerato.
Penso di arrivare o a Cannes, Antibes o Frejus. Una delle tre, massimo 50km. Scendere verso Marsiglia mi avvantaggia e ho voglia di pedalare.
Pausa pranzo
Ore 13:00 mi fermo per una pausa mangiando un pezzo di focaccia e una pesca al porto di Nizza davanti al mare. Devo valutare cosa fare: proseguire andando in giù magari facendo altri 30-40 km o fermarmi qui e stare in relax nel pomeriggio dopo soli 20km.
Oggi c’è una giornata bellissima lungo la spiaggia libera dopo il centro di Cannes e decido di fermarmi. Mi prenoto un ostello condiviso al volo, sistemo le mie cose e mi butto in spiaggia. Oggi voglio stare davanti al mare e non pensare ad altro.
La consapevolezza di aver visto dov’è il mio limite mi rasserena nel prendermi il pomeriggio libero. Avrò tempo di pedalare superata Montpellier, dove abbandonerò il mare, per incontrarlo di nuovo solo una volta giunto a destinazione.
Ora mi godo un po di relax.
Sono in ostello da solo, in una camera da sei. Sono molto contento a riguardo, dormire da solo mi fa stare più sereno. Inizio però a dirmi tra me e me di non darla per vinta questa situazione e di attendere la sera che non si sa mai. Verso le 21.00, bussano alla porta. Poco prima di mettermi a riposare, un ragazzo algerino è il mio nuovo coinquilino per una notte. Continuo ad avere presagi di cose che si avverano. Meno male che è simpatico ed educato. Lui tutto timoroso ad un certo punto mi chiede: “Se non è un problema vado al mare un oretta a fare due passi”. Incredulo del fatto che volesse il mio via libera, lo saluto ridendo. Ora si dorme, domani giornatona.