Milano – Santiago de Compostela in bici ventiquattresima tappa: Ponferrada – Portomarín

Ventiquattresima tappa del viaggio da Milano fino a Santiago de Compostela in bici. Da Ponferrada a Portomarín tra le montagne.

Martedì 20 agosto, Ponferrada, ore 6:00, mi sveglio. Resto a letto fino alle 7:10, sono stanco.

Avrei proprio bisogno di dormire altre 5-6 ore almeno. Mi aspetta un dislivello ancora una volta enorme. Oltre 1700 metri. Ho paura. Ancora una volta tocca dare tutto. Il mio corpo inizia a dirmi che non è più d’accordo, lo fa tramite la mia testa ovviamente. Combattuto e preoccupato, scendo. 

Appena sceso Miguel mi accoglie nella hall e non resisto alle sue avance, una mega colazione è quello che ci vuole. Ore 8:38, saluto tutti e parto. 

Cattdrale di Villafranca del Bierzo

Ore 10:01, mi fermo a Villafranca del Bierzo per fare il timbro e per chiedere informazioni sulla via. Mi conferma che la strada che avevo scelto è quella giusta da seguire, nonostante il dislivello impegnativissimo. Oggi bisogna dare tutto, è l’ultimo grande scalino per quanto mi riguarda. Spero di riuscire ad arrivare in tempo e con forze. Ho paura, ma non me lo ripeto.

Arrivato ai piedi della salita, una ciclista sorridente mi sorpassa e mi sembra di conoscerla. È Francesca, la ragazza in solitaria sul cammino da Milano, mi ha raggiunto. Da li iniziamo a pedalare insieme.

Dopo i primi 35-40 minuti insieme, vedo che Francesca ha un altro passo. È un atleta lei che fa triathlon, è molto più fresca di me, è molto più leggera di me, e quindi come giusto che sia mi stacca. Ci diamo appuntamento a in cima alla montagna e io proseguo. Mi ritrovo a metà strada però su un’altra traccia rispetto a quella che stavo seguendo lei.

Entrato ufficialmente nell’ultima regione del viaggio: Galizia

Ore 12:40 dopo aver continuato sulla salita per un pezzo e aver preso qualche strada alternativa mi fermo a bere un po’ d’acqua. Credo di essere a 1,5 km al massimo da O Cerbeiro, il punto più alto di oggi, ottimo. Tutta la fatica che sto provando è difficile da mandar giù, ho all’incirca 2000km sulle gambe, poco meno. Inizia a essere stanco su alcuni muscoli e anche mentalmente. Mi ripeto continuamente che manca poco. È uno degli unici stratagemmi che uso per cercare di non pensare. Ascoltare un po’ di musica aiuta comunque. In attesa della pausa pranzo.

Appena arrivato in centro vedo una chiamata di Francesca. La chiamo, mi dice che la strada che stava percorrendo lei è chiusa e che è dovuta tornare indietro. Praticamente a caso mi sono evitato qualche chilometro in più in salita e sono già qui al ristorante in attesa che lei arrivi. Meno male, sul morale queste cose fanno malissimo. 

Vista sulle montagne

Ore 14:05 dopo una bella mangiata, riparto. Sono a quota 1100, restano gli ultimi 200 metri di dislivello prima di iniziare a scendere verso Triacastela. Gambe stanche, testa pure, ma oggi va così. È l’ultima grande impresa. Spero di non chiedermi troppo. Ho tutto il giorno ancora, sono le due ci metterò qualche ci metterò. Francesca si è persa lungo la via non l’ho più sentita credo abbia trovato una strada alternativa e che sia ancora lì da qualche parte.

Dopo poco che pedalo, vedo di nuovo Francesca davanti a me. Sono confuso. Ho appena scoperto che lei era in realtà davanti a me, e che io non ero ancora arrivato al paese che ci eravamo dati come meta per la pausa pranzo. Che coincidenze.

Ore 16:01, arriviamo alla cittadina di Triacastela dopo una discesa mozzafiato raggiunta la vetta dei 1335 metri dall’Alto del Polo. È stato provvidenziale incontrarla di nuovo perché la sua traccia, nonostante all’inizio le abbia fatto sbagliare strada, alla fine ha velocizzato moltissimo la mia discesa essendo fatta tutta su strada e non sul sentiero.

Monumento del pellegrino all’alto de O Cerbeiro

Poco dopo averla salutata mi dirigo quindi verso Sarria, il penultimo paesino a 22km circa da dove sono adesso prima di arrivare a Portomarin da chi ci sono altri circa 35 km. Il totale supera i 120km. Sono stanco, ma solo nelle salite, non vedo l’ora di arrivare. Ho bisogno di ricaricare le energie più possibile.

Ore 17:20 arrivo in centro a Sarria. Mi sono reso conto scendendo dalla bici che sono completamente con le orecchie tappate. Non sento quasi niente. Che situazione buffa. Spero proprio che questo non stia per diventare un problema. Mi fermo a mangiare una pastina e una bibita fresca prima di partire per la prossima ora e mezza che mi manca. Tutto ovattato metto qualcosa sotto i denti.

100km esatti da Santiago de Compostela

Ore 19:43 arrivo in centro Portomartìn, Komoot segna 127 km non ho coraggio di guardare dislivello. Mi sento un foglio di carta. Ho paura di non avere forza per domani. Corro prima possibile nell’albergue, devo lavarmi, mangiare e dormire. 

Traccia GPS

Chilometri pedalati fino a questa tappa: 1977.

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