Ventitreesima tappa del viaggio da Milano fino a Santiago de Compostela in bici. Da León a Ponferrada tra le montagne della Sierra del Teleno.
Lunedi 19 agosto, León, ore 6:00, mi sveglio. Ho dormito abbastanza bene. Mi sento ancora stanco ma è ora di iniziare a preparare le mie cose.
Tergiverso a letto, ho paura di quello che mi aspetta nei prossimi giorni. Non ho scelta però.
Ore 8:08 scendo e parto. In quest’ora mi sono rilassato, ma soprattutto riflettuto sulle mosse che mi permetteranno di chiudere quest’impresa nel più breve tempo possibile. Oggi ho più di 100km da fare con uno dislivello di oltre 1200m. Ho tutto il giorno e con calma posso fare tutto. Ora partiamo, Take it easy degli Eagles alle orecchie, direzione Ponferrada.
Ore 8:31, sono davanti alla posta. Mi libero di tutto. Tutto ciò che non serve, tutto ciò che ha un peso che ho voluto trascinare fino a qui e che mi rallenta. La vivo come una sconfitta da un lato, era il mio peso in più che ho portato per giorni per dimostrarmi qualcosa. Ora però, ho l’obiettivo nel mirino, ogni chilo in più, può determinare la mia sconfitta. Devo arrivare io alla metà, non il peso inutile. Questa è la verità.
Ore 9:27 ho spedito 5,5kg di cose in più. Speravo di più, ma questo è. Ora avanti tutta verso la mia direzione. Avrei dovuto spedire tutto quando ero in Francia, avrei speso meno e sarebbe stato più intelligente ma non sapevo come sarei arrivato fin qua e quindi ci risiamo. Il viaggio però, è anche questo: adattarsi e continuare a cambiare.

Ore 11:24 mi fermo lungo la strada per una pausa pesca, datteri e un po’ d’acqua. Non posso negare che mi sento molto più leggero in ogni senso e che la bici è molto più veloce. Questo pezzo di strada in piano me lo ha appena dimostrato. Sono ad un’ora da Astorga, 15km circa, non vedo l’ora di arrivare dovrebbe essere bellissima. Credo che se coi tempi arrivo giusto fermerò lì per pranzo velocemente nonostante sia in ritardo sulla tabella di marcia.

Ore 11:56, vedo un autolavaggio. È ora di dare una lavata, dopo oltre 20 giorni di viaggio, al mio mezzo. Pit stop rapido ma serviva proprio.

Ore 12:46 arrivo in centro ad Astorga davanti alla cattedrale. Una delle più belle viste finora. Astorga mi incuriosiva e ho fatto bene a fermarmici. È piena di monumenti antichi romani, molto bella. Peccato che non ho potuto vedere molto, sono di frettissima oggi. Davvero in ritardo. Ora mangio un boccone al volo e via a pedalare.

Ore 13:58 riparto in direzione Ponferrada. Mi aspettano 800m di dislivello circa ancora, ne dovrei aver fatti 500. Salirò fino a quota 1500 metri, incredibile si torna in montagna. Alle orecchie She caught the Katy dei Blues Brothers.

Ore 16:44, arrivo alla Cruz de ferro. La salita mi ha distrutto. Sono a 1500 metri di quota, praticamente in montagna, ho le orecchie tappate, questo però è un altro momento magico per chi fa il cammino. Ci si porta i propri pensieri e le proprie paure e lei si lascia qua. Io anche se distrutto qualcosa l’ho lasciata giù, anche stamattina, e sono proprio contento. Non mi manca tanto all’arrivo ma questo passo oggi mi ha veramente messo alla prova. Il mio unico pensiero è arrivare e dormire, domani è un gran giorno.

Ore 18:15 dalla croce di ferro mancava circa 20km all’arrivo, una cosa del genere. Solo che era tutta discesa perlopiù ed era anche molto, molto, ripida. In poco tempo ho sfrecciato lungo i tornanti per oltre 10 km ad velocità incredibili.
Sono arrivato dove dormirò stanotte, una bellissima stanza gestita da dei cubani simpaticissimi alle porte di Ponferrada. Devo recuperare più energie possibili domani è una giornata totalmente decisiva. Spero di avere abbastanza forze fisiche e mentali per reggere.
Traccia GPS
Chilometri pedalati fino a questa tappa: 1850.